Incontro ogni giorno donne artigiane che hanno difficoltà economiche. Non si tratta di indigenza, ma di disinformazione e non cultura finanziaria.
Avere un’ urgenza, un’ emergenza economica, suscita nelle persone emozioni contrastanti.
Esistono casi in cui la consapevolezza di voler ricevere aiuto è tanta da sentire la necessità di trovare soluzioni. Poi esistono casi in cui si maschera facendo finta di niente per un lungo periodo, finché si resiste.
Poi esistono quelle poche persone che hanno chiaro il problema : sono analfabete dal punto di vista finanziario.
E qui le statistiche parlano chiaro, gli stereotipi sulla gestione del denaro nascono presto e si riflettono sulle future abilità economiche delle donne.
“Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation (che promuove l’alfabetizzazione finanziaria) discute dello stereotipo sul denaro che viviamo tutt’ora : di denaro si discute solo con i maschi, tanto saranno loro, da grandi, a occuparsi di gestire le risorse delle loro compagne, e della famiglia…..nelle case italiane non si parla di soldi, se non in quelle dove l’alfabetizzazione finanziaria è più avanzata, eppure, la competenza economica finanziaria dovrebbe essere parte integrante dell’educazione, perché aiuta a codificare i messaggi della politica, a leggere la realtà, a prendere decisioni, a curare il benessere personale e sociale, a proteggersi. A diventare cioè cittadini consapevoli. Ancora oggi, in Italia, un terzo delle donne non ha un conto corrente personale…”
La visione e missione di Blady è proprio quella di rendere consapevole la donna del valore del proprio denaro in relazione al valore del proprio lavoro.
Esiste un proverbio che racconta :
“La salute senza soldi è una mezza malattia”
E tu cosa ne pensi?
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